(foto da "la pietra verde")

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04 - 05 Agosto

 Week end al rifugio "Piani di San Lorenzo"

 

La due giorni organizzata da Strada Facendo al “Rifugio Piani di San Lorenzo” e dintorni nei giorni di sabato 4 e domenica 5 agosto 2012 si è conclusa con soddisfazione sia dei partecipanti sia degli organizzatori.

L’idea è nata da un gruppo di persone, soci e non, che hanno pensato di trascorrere un fine settimana camminando in mezzo alla natura, in compagnia, godendosi anche un po’ di refrigerio dalla calura estiva che ci ha soffocato nell’ultima settimana.

Ecco quindi giustificata la scelta del posto. E’ a 1.101 metri sul livello del mare, alle pendici del monte Giarolo sul versante della val Borbera. Il Rifugio è situato in una vasta area pianeggiante immersa in un bosco di abeti e faggi, è dotato di un’attrezzata sala per pranzi e cene, di camere e tende per il pernottamento, di bagni e docce.

L’avventura è iniziata sabato 4 agosto alle ore 14:00 con partenza dalla piazza Martiri della Libertà, dove i camminatori hanno caricato  zaini, sacchi a pelo e tende su alcune auto  con destinazione rifugio per alleviare la fatica del trasporto. Insieme all’equipaggiamento sono stati caricati anche viveri come salami e cacciatorini e liquidi per allietare la convivialità durante la cena e il pranzo. Con altre auto i camminatori sono partiti per Caldirola. Da qui è cominciata l’avventura escursionistica.

Obiettivo il “Rifugio Piani di San Lorenzo” che è stato raggiunto in due diversi modi: salendo a piedi sul monte Giarolo sino alla statua del Redentore a quota 1473 metri s.l.m.; oppure con la seggiovia sino alla cima del monte Gropà a 1446 metri s.l.m. e da lì sin sulla cima del monte Giarolo. I due gruppi si sono ricongiunti in vetta e poi, insieme, seguendo uno scosceso sentiero hanno raggiunto il rifugio.

Alle ore 18 circa tutti i camminatori erano giunti a destinazione  e chi aveva scelto di dormire in tenda ha iniziato il montaggio. A tende montate e dopo una piacevole e calda doccia, tutti si sono rilassati sedendosi in veranda, sorseggiando un fresco aperitivo e godendosi lo spettacolo del tramonto che con i suoi colori caldi e pastosi dipingeva il bosco rendendolo ancora più affascinante e misterioso.

Alla spicciolata, alcuni dei camminatori che avevano preferito una grigliata hanno cenato con succulente costate, braciole, salamini, salsicce e altre leccornie, mentre l’altra parte dei camminatori ha cenato al rifugio.

Dopo cena, tutti riuniti attorno ad un grande tavolo sulla veranda del rifugio e davanti a un discreto numero di bottiglie di birra e di vino, due camminatori con le loro chitarre hanno intonato canzoni dei nostalgici anni ‘60, ‘70, ‘80 e poco alla volta tutti, sia gli intonati sia gli stonati, hanno cominciato a cantare, a volte storpiando la melodia e le parole della canzone. Tutti erano felici di essere insieme in un posto semplice ma bello, lontani per qualche tempo dagli assilli della quotidianità, sapendo che questa è una dimensione della nostra vita che ci appartiene ma che il rutilante e affannoso mondo in cui viviamo fa perdere di vista. E a ogni nuova canzone il tono delle voci aumentava e a mano a mano coinvolgeva quelli indecisi e silenziosi. Alle due chitarre poi se ne sono aggiunte altre due sempre suonate dai camminatori e, a conferma del momento allegro, sereno, rilassato e contagioso, altri camminatori non del nostro gruppo hanno imbracciato la loro chitarra, tamburelli e bongo e si sono uniti a noi. E così l’allegra compagnia ha continuato a cantare, ricordare avvenimenti di persone di Pontecurone ormai scomparse ma che con le loro azioni, le loro storie, i loro modi di dire e di fare hanno lasciato un’indelebile traccia nei ricordi di chi li aveva conosciuti o di chi ne aveva solo sentito parlare. Alla spicciolata poi, stanchi ma contenti di aver trascorso una serata indimenticabile, tutti a letto, chi nel rifugio e chi nelle tende, sapendo che il giorno dopo li aspettava un’altra camminata sulla cima del Giarolo dove si celebrava la Messa in onore di Cristo Redentore, un ritorno al rifugio per il pranzo e quindi un’altra camminata nei boschi sul sentiero che collega il rifugio a Caldirola.

Grazie a tutti, ai chitarristi, ai cantanti a chi ci ha lasciato ricordi belli e allegri, all’amicizia, lontani da questo pazzo e schizzato mondo con il sano proposito di rifare ancora lì o altrove un’uscita come questa.

In sintesi

Di seguito alcune informazioni quantitative relative alle camminate:

 

                        Partenza (Altit)                                                                        Arrivo (Altit)                                                     Dist.                         Disliv.

Caldirola (mt 1012) 

cima del Giarolo (mt 1473)   

Km 2,8

mt 461

Monte Gropà arrivo seggiovia (mt 1446)

cima del Giarolo (mt 1473)

Km 1,2

mt 27

Cima del Giarolo (mt 1473)

Rifugio Piani di San Lorenzo (mt 1101)

Km 3,6

mt 372

Rifugio Piani di San Lorenzo (mt 1101)

Caldirola (mt 1012)

Km 6

mt 89


 

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